Il legno
Innanzitutto bisogna precisare che un mobile in legno è assolutamente
eco-compatibile: gli alberi che vengono abbattuti per realizzare prodotti
in legno fanno spesso parte di programmi di rigenerazione dei boschi e
foreste.
Naturalmente non è così nella maggior parte dei casi; tenete
presente, comunque, che il numero di abbattimenti è di gran lunga
maggiore per la domanda di carta e di terreni coltivabili. Potete quindi
stare sicuri che acquistando un mobile in legno il patrimonio ambientale
sarà comunque salvaguardato .
Il legno è un materiale naturale. Sono quindi da ritenersi normali
e prova di autenticità lievi (devono essere lievi) imperfezioni
superficiali. Inoltre la sua tinta varierà nel tempo tendendo a
diventare più scuro con il passare del tempo: ovviamente ciò
si noterà maggiormente sui legni che nascono chiari (faggio, noce,
acero,...).
Chi acquista un prodotto in legno deve quindi accettare le eventuali differenze
di tinta fra prodotti diversi o parti dello stesso prodotto acquistate
in momenti differenti.
Vediamo ora tre diversi modi di realizzare un mobile in legno: il massello,
l'impiallacciatura, il tamburato.
- Il massello
Un prodotto, od una sua parte, sono in legno massello quando l'interno
e la superficie sono senza soluzione di continuità. Il tronco
viene tagliato nei modi più disparati ed attraverso colle o giunti
o chiodi le diverse parte vengono fissate tra di loro senza manipolazioni
particolari. Il legno potrà poi essere verniciato e/o lucidato,...ma
questi sono aspetti che vedremo in un articolo successivo.
E' usato per realizzare particolari, profili, telai, forme particolari
non realizzabili altrimenti.
- L'impiallacciatura
L'impiallacciatura è uno strato superficiale di legno che ricopre
la struttura delle ante, dei fianchi, di tutti gli elementi che compongono
il mobile. Lo spessore richiesto per definire un rivestimento "impiallacciatura"
è di 0,9 mm; sono in circolazione, però, anche strati
decisamente più esili solo a torto definiti come impiallacciatura.
Il supporto dell'impiallacciatura può essere o di listelli di
legno, magari un legno "meno nobile" di quello superficiale,
o di particelle di legno, definito "truciolare" (vedi voce
sottostante).
- Il tamburato
E' una tipologia costruttiva molto ricercata usata per produzioni di
alto livello. Consiste in una struttura "a sandwich" composta
da: 1- impiallacciatura 2- pannello 3- nido d'ape 4- pannello 5- impiallacciatura.
In particolare lo strato a nido d'ape è realizzato in legno,
a volte con dei rinforzi metallici. Una tale realizzazione, lasciando
uno spazio cavo all'interno di una struttura rigida, può così
essere resistente e leggera allo stesso tempo.
Per la sua particolarità è tendenzialmente più
costosa delle altre modalità costruttive.
- Il truciolare
I pannelli in particelle di legno, più semplicemente truciolare,
hanno a torto una cattiva reputazione. Non è tanto la presenza
o meno di truciolare a fare la qualità di un mobile quanto, invece,
la qualità stessa del truciolare.
Innanzitutto ci sono pannelli realizzati completamente con particelle
di legno, altri dove vengono mischiate altre componenti "meno nobili";
altro aspetto importante è, ovviamente, lo spessore. Allo stesso
modo importante è poi la "grammatura", cioè
la densità delle particelle stesse all'interno del pannello.
In produzione ci sono, quindi, pannelli completamente con particelle
di legno, con alti spessori ed alte grammature che si differenziano
notevolmente da altre produzioni le quali, per una continua "rincorsa
al ribasso", hanno causato nel corso degli anni la cattiva fama
del truciolare.
I pannelli d'alta qualità garantiscono indeformabilità
anche nelle superfici estese (ante, mensole, piani) laddove il legno
massello darebbe enormi problemi di planarità.
Il truciolare deve rispondere alla norma europea sulla bassa emissione
di formaldeide (collante cancerogeno) appartenendo alla classe E1 (emissioni
nulle). Deve essere poi idrorepellente in quanto altrimenti gli spazi
interstiziali fra le particelle possono provocare, a contatto con l'acqua,
spiacevoli rigonfiamenti.
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Le laccature
Una struttura si dice laccata quando, anziché venire rivestita
con uno strato superficiale di legno o laminato (vedi sotto), viene fisicamente
colorata con vernici di vario tipo. Anche le laccature, come i truciolari,
hanno fatto negli ultimi anni passi da gigante, sia per praticità
che per resistenza ed affidabilità.
Le laccature permettono la scelta fra vasti campionari di colori, permettendo
anche, su alcune produzioni, la laccatura a campione.
- A poro aperto
Una laccatura si dice a poro aperto quando lascia comunque evidenti,
sia alla vista che al tatto, le caratteristiche del legno come venature,
nodi e, ovviamente, i pori. Viene usata quasi esclusivamente sui mobili
dalle linee classiche-country. Vi è una particolare finitura
chiamata "decapè" dove, con una tecnica particolare,
i pori sono evidenziati da una puntinatura bianca.
- A poro chiuso
Una laccatura si dice a poro chiuso quando copre ogni caratteristica
ed aspetto del supporto sottostante: per questo motivo sotto ad una
laccatura a poro chiuso spesso, ma non sempre, non ci saranno supporti
in massello od impiallacciati, perché come si è soliti
dire...sarebbe un peccato coprirli.
Si possono trovare collezioni che permettono di scegliere fra laccature
opache (molto pratiche), laccature lucide e laccature metallizzate (tipo
quelle delle automobili).
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I laminati
Il laminato è un materiale superficiale di origine sintetica:
riveste il supporto che, in questi casi, è quasi sempre in truciolare.
Come per il truciolare...c'è laminato e laminato. La sua qualità
dipende dalla conformità a molteplici norme UNI quali la resistenza
alla graffiatura, la resistenza dei bordi al calore, la resistenza al
calore secco, alla luce, all'abrasione, all'urto, al calore umido ed ai
prodotti di pulizia. E' comunque sempre più resistente del legno
e più pratico da pulire.
Si dice post-formato un pannello in laminato che non ha spigoli vivi
in quanto con tecniche particolari il laminato viene curvato a piacere:
in questo modo oltre all'assenza di spigoli si ha anche il beneficio estetico
dell'assenza di giunture. Questa lavorazione è più agevole
con il laminato polimerico che permette addirittura lavorazioni speciali
come sulla cucina mod. Topazio.
Fino a poco tempo fa la scelta di colori sul laminato era piuttosto limitata.
Ora le possibilità, pur variando da una produzione all'altra, sono
più vaste: laminati in molti colori, opachi o lucidi, e laminati
color legno.
Il laminato è un materiale costante ed uniforme: non ci sono variazioni
cromatiche nel tempo o fra una "partita" ed un'altra.
Potrete trovare produzioni in laminato per le camerette e le cucine.
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Le certificazioni
Anche per gli "intenditori" non è facile capire fino in fondo come è realizzato un mobile, almeno al suo interno.
Da DIOTTI A&F cercheremo sempre di aiutarvi a riconoscere
la Qualità come potrebbe fare un vostro amico "che se ne intende". Da qualche anno poi, sono nati dei consorzi che certificano i materiali usati per la costruzione.
I consorzi certificano che un determinato prodotto (anche serramenti, oggetti, rivestimenti) è realizzato in "vero legno" e non con altri materiali che lo imitano (laminati color legno, carte,...).
Ad ogni prodotto viene allegato un certificato numerato che illustra i materiali usati per ogni sua parte.
Su un prodotto certificato ci possono anche essere parti non in legno: il punto è che ciò che sembra legno deve essere tale; le parti che, invece, non hanno la sembianza del legno
possono essere comunque realizzate con altri materiali.
Quindi i consorzi non certificano la qualità del prodotto, ma solo i materiali.
Ci sono poi tantissime produzioni realizzate completamente in massello, o in tamburato, che garantiscono qualità e affidabilità eccellenti. Queste produzioni non aderiscono ai consorzi
in quanto ritengono superfluo questo tipo di certificato e preferiscono risparmiare sui costi di adesione che inevitabilmente gravano sul prezzo del prodotto finale.
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